Un modello replicabile? Sì. Non è un caso se oggi esistono più di 100 Room 13 sparse per il mondo.
Facile da esportare? No. Ma le cose facili, dopotutto, all’educazione non piacciono.
La criticità non sta tanto nella realizzazione materiale: spazi, tecnologie e materiali, con un po’ di lavoro e fondi, si possono implementare.
Il vero ostacolo da superare è culturale e pedagogico.
Per avere una Room 13 serve un cambio di mentalità: bisogna uscire dall’idea che l’adulto controlla, decide, comanda e che lo studente e la studentessa ascoltano, eseguono e obbediscono.
In una Room 13 si lascia agli studenti e alle studentesse la totale responsabilità, l’ownership delle decisioni artistiche, gestionali, operative, commerciali e finanziarie. Serve una “pedagogia del fare un passo indietro", essenziale per la riuscita del modello.
Questo non vale solo per chi sta dietro le quinte (dirigente scolastico, segreteria, docenti e altri responsabili), ma anche - o soprattutto - per l’artista in residenza che guida la Room 13. Non deve assegnare compiti, ma deve dirigere un'orchestra di piccoli manager, creativi e imprenditori. La sua non interferenza è una sorta di “architrave pedagogico” del progetto.
E poi, c'è un altro tema fondamentale: la sostenibilità finanziaria.
Una Room 13 deve generare ricavi e reinvestirli. L'autonomia non è data, non è garantita: ma deve essere guadagnata grazie all’operato degli studenti e delle studentesse.
Usciamo dall'idea di semplice "laboratorio extracurriculare" o potenziamento artistico: una Room 13, per acquisire quella magia, deve essere un luogo a sé stante dove studenti e studentesse abbiano il tempo di andare, di starci.
Questo significa uscire dal calendario rigidissimo dettato dalla campanella e dalle valanghe di compiti assegnati a casa? Probabilmente sì. Forse non si deve sovvertire l'intero sistema, ma la condizione imprescindibile è che quel luogo venga vissuto e mantenuto vivo costantemente dal tempo, dalla passione e dall'energia di chi lo abita.
Non serve solamente un nuovo spazio a scuola: serve far spazio nella nostra mente, assumere la giusta visione.
Una Room 13 può esistere solo se si cambiano certi paradigmi mentali.