L'ecosistema educativo galleggiante di Mohammed Rezwan
A prima vista, il suo volto potrebbe farci pensare a una di quelle tante persone nate in quel luogo, vissute tutta la vita in quel luogo, che si è adattata ai problemi e alla anormalità di quel luogo. Invece, non è andata così.
Mentre molti suoi coetanei non potevano più andare a scuola, Rezwan era “fortunato”: suo nonno era un insegnante di scuola secondaria e possedeva una casa solida e una barca, grazie alla quale Rezwan poteva continuare a raggiungere la scuola anche quando le strade erano sommerse. Vincendo borse di studio ha potuto proseguire fino all’università a Dhaka, dove si è formato come architetto, formazione che si è rivelata chiave.
Rezwan ha capito che costruire edifici normali, lì, era inutile. L'acqua li avrebbe sempre, comunque, sommersi. La sua intuizione, quasi logica per un architetto che guarda al contesto, è stata: se la gente non può andare a scuola, allora la scuola deve andare da loro. E come? Via acqua, ovviamente.
L'inizio è stato tutt'altro che facile. Ha fondato l'organizzazione, Shidhulai Swanirvar Sangstha, nel 1998. Ha passato quattro anni a scrivere a centinaia di organizzazioni per trovare finanziamenti. Niente.
Decide di organizzarsi in autonomia: con 500 dollari dei suoi risparmi, una borsa di studio e un vecchio computer, nel 2002 vara la sua prima barca. Da quel momento inizia una meravigliosa avventura educativa.
Oggi Shidhulai Swanirvar Sangstha ha decine di imbarcazioni. Alcuni fonti ne citano 58, altre più di 100.
Non si capisce esattamente quante siano, ma sicuramente ci sono almeno una ventina di barche scuola. Hanno il fondo piatto, fondamentale per navigare nelle acque basse di quelle zone. Sono costruite in legno locale, che è molto resistente; i tetti sono impermeabili. E poi, elemento cruciale: i pannelli solari su ogni tetto. Questo rende ogni barca indipendente, off-grid. L'energia solare alimenta tutto: luci, computer portatili, proiettori, persino la connessione internet wireless (in un paese dove, nel 2019, solo il 40% delle famiglie rurali aveva accesso alla rete elettrica).
Nella flotta Shidhulai Swanirvar Sangstha non ci sono solo scuole: si tratta di un ecosistema galleggiante.
Ci sono le barche per l'istruzione primaria, almeno una ventina.
Ci sono le biblioteche galleggianti, almeno una decina, con libri, computer, internet.
Poi ci sono cliniche sanitarie mobili che danno cure di base gratuite a centinaia di persone al giorno.
E, infine, cinque centri di formazione tecnica galleggianti, focalizzati sull'agricoltura sostenibile.
Mohammed Rezwan ha creato una flotta educativa in continuo movimento. I fiumi sono diventati corridoi di servizi integrati.