UNRWA e le infiltrazioni di Hamas.
Con quasi 300.000 studenti e studentesse, queste scuole non erano solo luoghi di istruzione nella Striscia di Gaza, ma veri e propri centri comunitari. Offrivano istruzione primaria e secondaria gratuita, garantivano stabilità e sicurezza, fornivano servizi di supporto psico-sociale, programmi di alimentazione, interventi sanitari e formazione professionale.
Formalmente, Hamas non avrebbe dovuto avere alcun ruolo nella gestione di queste scuole. L'UNRWA è un'organizzazione neutrale con procedure di reclutamento basate su titoli ed esperienza e con protocolli per prevenire violazioni della neutralità. Tuttavia, non è andata così.
Novembre 2017. Il Commissario Generale dell’UNRWA, Pierre Krähenbühl, in un discorso all’ONU, dichiara:
(...) Quest’anno UNRWA ha dovuto affrontare due importanti problemi di neutralità. Attraverso un’indagine interna all’inizio dell’anno, abbiamo scoperto che due membri del personale erano stati eletti in posizioni all’interno di Hamas. I membri del personale sono stati licenziati. Queste azioni sono state intraprese in modo rapido e deciso.
Abbiamo anche scoperto quello che sembrava essere un tunnel sotto due scuole di UNRWA nella Striscia di Gaza. In conformità con i nostri protocolli, la verifica è stata effettuata rapidamente e abbiamo adottato la misura straordinaria di sigillare i tunnel. Abbiamo condannato senza riserve Hamas in una dichiarazione pubblica, e lo ribadisco qui: UNRWA non permetterà che l’integrità delle proprie operazioni, la sicurezza di studenti e personale o la fiducia dei soggetti interessati in UNRWA siano compromesse in questo o in qualsiasi altro modo. (...)"
Dicembre 2024. Il New York Times scrive un articolo nel quale riporta che almeno 24 dipendenti di UNRWA — in 24 scuole distinte — erano membri di Hamas o della Jihad Islamica o di altri gruppi militanti. Il New York Times ammette di non poter autenticare tale dato, ma ne segnala la somiglianza con altri file relativi alle infiltrazioni di Hamas già in suo possesso.
L'UNRWA dichiara di prendere sul serio le accuse secondo cui i membri del personale fossero militanti. In risposta all'inchiesta del Times, i funzionari dell'UNRWA dichiarano che l'agenzia aveva messo un dipendente in congedo amministrativo e che le Nazioni Unite avevano richiesto ulteriori informazioni a Israele su circa altri 10 dipendenti.
Philippe Lazzarini, Commissario Generale dell'UNRWA, afferma che l'agenzia ha faticato a ottenere da Israele informazioni che le consentissero di agire in merito alle accuse. E aggiunge che è "straordinariamente interessante" che il governo israeliano abbia scelto di non condividere i materiali con l'agenzia stessa.
Settembre 2025. Esce il report indipendente “Schools in the Grip of Terror” di UN Watch. In esso si dichiara che più del 15% dei dirigenti scolastici UNRWA a Gaza – tra cui presidi, vicepresidi e capi dipartimento – risultano membri registrati di Hamas o della Jihad Islamica Palestinese. Il documento descrive come il 60% di questi dirigenti avesse “formazione militare documentata o accesso a depositi di armi leggere all’interno di strutture scolastiche”. UN Watch basa le sue cifre su intelligence israeliana e su documenti di Hamas sequestrati sempre dall'IDF. (Nota bene: diversi siti e organizzazioni denunciano un bilanciamento asimmetrico di UN Watch verso la difesa di Israele).
La risposta? UNRWA ha archiviato il 70% delle indagini aperte senza sanzioni significative, citando “mancanza di accesso ai database di sicurezza israeliani” come motivazione principale. Da quanto riportato, sembra che Israele denunciasse i fatti a UNRWA, senza però dare la possibilità all’agenzia internazionale di verificarne effettivamente la validità.
Tutto questo porta a una conclusione abbastanza semplice: sia le scuole governative sia quelle UNRWA erano un problema per il governo israeliano. La soluzione?
Distruggiamole, quasi tutte.