Inizia la rivoluzione a Winnetka
Senza di lui niente di tutto quello che sto per raccontare sarebbe avvenuto.
Chi era Washburne?
Non un accademico, non un pedagogista puro. Studia medicina, si laurea a Stanford. La sua vera scuola, però, sono le idee dell'attivismo americano. Si immerge completamente nel pensiero di John Dewey: le scuole laboratorio, l’esperienza, la democrazia da vivere in prima persona, sulla propria pelle.
Ha un altro grande riferimento: Frederick Burk (di cui presto parleremo), pioniere dei sistemi di apprendimento individualizzato. Per un periodo collabora con lui.
Poi, finalmente, l'annus mirabilis. Nel 1919, a 29 anni, giovanissimo, ottiene il ruolo di Sovrintendente Scolastico a Winnetka, in Illinois. Un sobborgo residenziale vicino a Chicago, con famiglie benestanti, con mentalità aperta e progressista e alla ricerca di un’innovazione forte, radicale.
Ci vuole anche del culo nella vita, dopotutto.
A Winnetka si uniscono due miscele rivoluzionariamente esplosive: da un lato c’era una comunità che desiderava l’innovazione, pronta a pagare pur di ottenerla; dall'altra, una persona che aveva deciso di stravolgere la scuola trasmissiva, standardizzata, passivizzante e inefficiente. Boom!
Dal 1919 si avvia la metamorfosi educativa di Winnetka. Le scuole pubbliche del Distretto 36 vengono interamente “riconvertite”, ripensate, riprogettate. Inizia uno dei più bei capitoli della storia della pedagogia.